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Accademico della Crusca, apprezzato filologo, insegnante di filosofia e matematica nelle scuole leopoldine, il sacerdote Luigi Fiacchi (1754-1825), che preferì denominarsi grecamente Clasio, è ricordato soprattutto per le sue "Favole", nelle quali ai nobili animali della tradizione esopica si uniscono quelli ben più umili della campagna toscana (con le galline, anche le tignole e le piattole) e alla disposizione poetica classicheggiante si sposa perfettamente il gusto della lingua viva, mentre la morale è offerta spesso con sorridente buonsenso. Alle "Favole" vanno uniti per volontà dell'autore i "Sonetti pastorali", e delle due opere si offre qui per la prima volta un'edizione critica ampiamente commentata.